“Da sempre sono stato pescatore
ardito e solitario.
Ho portato alla luce
reperti rari e monili preziosi
adagiati da secoli in fondali
dai subdoli tranelli.
La mia sola ricchezza, il solo amore
è questa vecchia rete
che si disperderà
col legno ed il mio corpo
tra lampi, tuoni e marosi giganti
d’un mare forza nove
nella nera nottata di tempesta.
…Per questo sto implorando PADRE MARE
di impigliare i miei resti,
e avvolgerli, con spire di correnti,
nell’abito prezioso tanto amato!
Quei fori sono stati rattoppati
con filami di sole,
vento salmastro e sabbia,
-tra odore di tabacco
e nenie sussurrate-
in sintonia perfetta
di un piede ed una mano
che, come antica macchina da sarto,
mi hanno cucito e modellato addosso
i giorni di una vita marinara
che tornerà dal PADRE questa notte!”
Vive ed opera ad Aprilia (LT). Dal 1992 ha ottenuto lusinghieri consensi, classificandosi sempre ai posti d‟onore nei vari concorsi poetici a Roma, nel Lazio ed in varie regioni italiane, aggiudicandosi 60 primi premi. Ha pubblicato nel 1999 Dù piccioni co „na fava, poesie in vernacolo; nel 2003 Le donne si raccontano, una raccolta di racconti di vita vissuta da donne nell‟arco di un secolo. È socia del Centro Romanesco Trilussa, dell‟Associazione Nazionale Poeti e Scrittori Dialettali e di Voce Romana. È presidente dell‟Associazione culturale Parnaso – Circolo Letterario.
Commenti recenti