Facciamo cultura per denaro? Lo facciamo per apparire? Perché rappresenta per noi un lavoro? Oppure lo facciamo perché ci piace? O ancora: perché non abbiamo nulla da fare? Facciamo cultura perché è una necessità, un’urgenza, da cui non si può assolutamente prescindere. La facciamo perché siamo stufi di banalità, di bassezze, di magna-magna, di finto-intellettuali attaccati solo a sua maestà il denaro, di presunti artisti con la puzza sotto il naso, di gente compromessa ormai da un bel pezzo, di facce toste che nel nome della cultura ingrassano e prolificano.